Argentina Caschi Bianchi
L’importanza della facilità di accesso al credito come strumento per uscire dal sottosviluppo
L’auspicio è che il progetto, sviluppato nell’area metropolitana di Paranà, venga replicato e che ne venga compresa l’importanza e l’efficacia nelle principali istituzioni pubbliche.
Scritto da Gabriele Italiano
Paranà è il capoluogo della Provincia argentina di Entre Rios, collocata a nord della Provincia di Buenos Aires tra i due fiumi Paranà ed Uruguay. Terra particolarmente fertile, vede come principali attività produttive l’allevamento del bestiame e le coltivazioni, e in alcuni casi lo sfruttamento industriale dei prodotti del primario. Come Casco Bianco, sono coinvolto attivamente nell’accompagnamento di molti piccoli imprenditori, o potenziali tali, individuabili nel substrato più umile della popolazione della zona. Questo mi coinvolge in molteplici aspetti, primo fra tutti l’individuazione e l’accompagnamento di soggetti che potrebbero formare una propria attività e che hanno bisogno di mezzi, trasferimento di conoscenze, formazione di contatti o semplicemente dell’attenzione e della fiducia di qualcuno che creda nelle loro possibilità e sia disposto ad investire tempo e risorse nei loro progetti.
Nella creazione di questi motori di sviluppo, che determinano ripercussioni positive su loro stessi, sui loro nuclei familiari e sulla provincia, uno dei momenti cruciali è la possibilità per i soggetti in questione di poter contare su risorse finanziarie che corroborino il loro piano d’azione, consentendo l’avvio o il miglioramento dell’attività produttiva attraverso l’acquisizione di macchinari, materie prime o strumenti necessari. Questa funzione è comunemente assolta dagli intermediari finanziari nella maggioranza degli Stati, che si occupano di reperire la domanda di prodotti finanziari (o comprare a loro volta) ed offrire prodotti corrispondenti che il mercato o gli enti regolatori permettono, secondo il regime istituzionale vigente. Questa funzione d’intermediazione ha un prezzo, che è definito dal tasso d’interesse più l’aggiunta di commissioni di mantenimento e relative a spese amministrative. Ma la componente fondamentale di costo è il tasso d’interesse, che viene determinato abitualmente dalla Banca Centrale dello Stato, autorità che regola la politica monetaria; questa grandezza varia in base a molteplici fattori, quali il grado di solidità del sistema finanziario del Paese, la solvibilità del cliente, il tasso competitivo applicato da Paesi in cui il cittadino sia libero d’investire, il livello generale dell’inflazione e la conseguente politica monetaria di contenimento/ sostegno applicabile dall’Autorità Monetaria.
Fatte queste premesse, è particolarmente interessante inquadrare questi fattori nella realtà della Provincia di Entre Rios, per risalire ad una delle fondamentali cause del sottosviluppo e della mancanza di un ricco tessuto di piccole imprese che fomentino la crescita generalizzata ed equa della regione. Allo stato attuale delle cose, retaggio di cicli congiunturali drammatici a cui l’Argentina è abituata da ormai decenni, le condizioni imposte dal sistema finanziario ufficiale ai cittadini, in particolare a quelli con più alto coefficiente di rischio, quindi i più poveri, sono nella maggioranza dei casi insostenibili. I tassi minimi, applicati dal Banco della Naciòn Argentina, oscillano intorno al 20%, mentre i tassi medi delle altre banche private arrivano a sfiorare il 30%. Questo tipo di costi elevatissimi si aggiungono all’obbligo per qualsiasi cliente di esibire estratti conto di stipendio, iscrizione ai registri fiscali e garanzie personali o reali sulla cifra ricevuta; niente di nuovo rispetto al sistema nostrano per questi requisiti, ma quando vengono applicati ad un Paese vessato ripetutamente da crisi di entità drammatica, costituiscono una barriera insormontabile che genera una serie di effetti collaterali altamente dannosi sullo strato più debole della popolazione.
Questa situazione provoca tre tipi di situazioni in Argentina: il soggetto privato si limita a ricevere sussidi derivanti dai Piani Sociali, figli della cultura assistenzialista che assorbe il Paese da diversi decenni, accontentandosi di vivacchiare con il minimo indispensabile. Oppure non riceve alcun tipo di supporto finanziario, cercando la sussistenza in lavori saltuari e in molti casi illegali. Infine, è costretto a rivolgersi a delle entità finanziarie diverse, legalizzate, che non chiedono garanzie né estratti conti di stipendio, ma che arrivano ad applicare tassi d’interesse che possono raggiungere il 100%, superando di gran lunga quelli applicati dagli strozzini ad esempio in Italia.
Di fronte a questo ventaglio di opzioni, una risposta convincente sembra poter essere rappresentata dal microcredito, l’erogazione di prestiti a condizioni agevolate ed eventualmente senza l’applicazione di tasso d’interesse ( o con l’applicazione di un tasso simbolico) e senza richiesta di clausole così stringenti. Tale strumento, per le sue caratteristiche strutturali, rappresenta un passo incontro alle necessità di una buona parte della popolazione della città di Paranà. Generalizzando questo tipo d’intervento si potrebbe dare un impulso deciso alla fetta meno agiata della Provincia affinché intraprenda la propria attività lavorativa e cresca parallelamente al suo impegno personale ed alla formazione di una rete solidale con persone che si trovano in una situazione simile.
Al momento attraverso il Progetto in cui sono impegnato come Caso Bianco si gestisce uno dei pochi programmi locali che offre questo tipo di opzione. L’auspicio è che questo esempio venga replicato e che ne venga compresa l’importanza e l’efficacia nelle principali istituzioni pubbliche, in modo da compiere un mutamento nelle politiche economiche e sociali, che porti l’individuo ad essere protagonista della sua dignità, e non passivo sottoscrittore di un sottosviluppo ‘amministrato’ dall’alto.
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