Caschi Bianchi Cile
Rischio sismico e spese militari: quale difesa?
Il Cile non ha conflitti armati aperti con altri Stati ed è uno dei paesi a maggiore rischio sismico nel mondo: alcuni dati sugli investimenti militari e domande aperte.
Scritto da Alessandro Lodi
Di fronte a una catastrofe naturale come il terremoto che ha colpito il Cile lo scorso 27 febbraio non puó esserci spazio per la demagogia. Sarebbe fin troppo facile accusare il governo per la lentezza dei soccorsi o per la confusione nella diffusione delle informazioni. Quando la natura decide di imporre la propria forza, lo Stato, che ha il dovere di difendere i propri cittadini, puó solo tentare di limitare un po i danni.
Una tragedia naturale come quella che ha colpito recentemente il Cile puó pero servire per aprire una riflessione sul vero significato del concetto di “Difesa” dello Stato, della Patria, dei cittadini.
Il Cile, nonostante non abbia conflitti armati aperti con altri Stati e sia allo stesso tempo uno dei paesi a maggiore rischio sismico nel mondo, ha impostato ormai da moltissimi anni la propria “difesa” sugli investimenti militari. Il Governo, infatti, nel 2009 ha investito 2919 milioni di dollari [1]in spese militari, mentre la Protezione Civile e il corpo dei Pompieri hanno bilanci annuali che complessivamente si aggirano intorno ai 75 milioni[2]. Questione di prioritá…
Note:
[2] http://www.onemi.cl/images/onemi/archivos/Bgi2008.pdf
http://www.bomberos.cl/bibliote/2008.pdf
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