È notte fonda e gli ultimi sopravvissuti della giornata rimangono a raccontarsi rannicchiati sul divano del salotto di quella casa verde in via José Arrieta. Ascoltati anche da Raffaelita, gatta dal pelo rosso protagonista di ogni conversazione. “Se van a acostar?” – “Andate a dormire?” – Risuona dall’oscurità della sua camera da letto la voce sottile di Jorge, già a letto da qualche ora, seguita da uno sbuffo scocciato. Esce allo scoperto un corpo alto, dagli occhi assonnati e da un fitto casco di intagliabili capelli neri. Jorge è inflessibile. A una certa ora tutti devono essere nel proprio letto, al costo di diventare una sveglia al contrario dal costante rintocco: appare ogni 10 minuti con il solito richiamo, implorando la fine di una notte troppo lunga.
La sua routine è rigorosa e sacra: se alle 16:00 c’è un bicchiere di latte, alle 22:30 c’è sicuramente il dolce, assaporato anche se in stato di sonnambulismo. La sua diligenza si rivela anche negli appuntamenti con la lavatrice, più di un semplice elettrodomestico, oggetto di innamoramento. È un’ossessione che lo fa scattare in piedi al primo segnale, nonostante si alzi in poche altre occasioni dal materasso su cui riposa ogni pomeriggio. E dopo aver steso la “ropita” è sempre lui a preoccuparsi della sua asciugatura o del colpevole che l’ha abbandonata.
Dietro questa sua indole di controllo meticoloso, si nasconde in realtà un animo bambino. Jorge guarda per molte ore i cartoni animati, mentre colora album da disegno tappezzati di lama. Ha bisogno di qualcuno che gli dica di mangiare, anche quando ha il piatto davanti a sé, perché se fosse per lui starebbe tutto il tempo a rigirare il cibo, con la testa fra le nuvole pensando a chissà cosa.
Jorge quando sta male non lo dice e tu devi provare a capire che cos’ha, che sia febbre a 39 o un braccio rotto. Ha diverse passioni: il Messico, interromperti se stai parlando di una cosa molto importante, controllare che tu stia bene entrando in camera mentre dormi di notte, svegliandoti, seguire tutti i tuoi movimenti relazionati alla lavatrice. Jorge riconosce che il suo più grande talento sono i compleanni. Nessuno può sfuggire alle sue tradizioni: è lui il Birthday party planner della Comunità e ognuno deve festeggiare, così potrà ricevere il regalo che lui ha comprato un mese prima. Per il gran giorno delle persone a lui più care si prepara con anticipo, incollando adesivi e colorando biglietti di auguri con Peppa Pig.
Il 2 marzo per tutti noi è molto importante, perché finalmente arriva il suo, di compleanno.
Jorge quest’anno fa 42 anni e la sua presenza arricchisce la vita di noi volontarie a Santiago del Cile. Quelle che all’inizio sembravano solamente ossessioni diventano premure, le improvvise carezze non sono invadenti ma creano vicinanza e fratellanza, e le domande ficcanaso si trasformano in motivo di scherzo.
Jorge vive nella casa verde di José Arrieta, la casa che tutti gli anni accoglie i Caschi Bianchi e che fin dall’inizio ha rappresentato per noi un punto di incontro, anche se viviamo in posti sparsi. Jorge è parte integrante e mattoncino fondamentale della grande meravigliosa famiglia di José Arrieta. E allora auguri fratellone, e grazie per la bellezza che viviamo insieme ogni giorno.
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