Caschi Bianchi Cile

¿PUEDO CONTAR CONTIGO?

Una galleria fotografica che racconta i volti e le storie dell’escuelita, dove Eva ha passato il suo anno di Servizio Civile

Scritto da Eva Montanaro, Casco Bianco in Servizio Civile con Apg23 a Santiago del Cile

Svolgo il mio servizio civile a Santiago del Cile presso il Centro de Apoyo Escolar Cecilia Arrieta, conosciuto come l’”escuelita” di Penalolen, ai piedi della precordigliera delle Ande. Il Cile è un paese dove esistono forti disuguaglianze sociali e il livello di istruzione ed educazione che riceve un bambino di classe alta, che frequenta scuole private, è molto diverso da quello di un bambino di classe bassa, che frequenta scuole pubbliche.

L’escuelita è un doposcuola che accoglie bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni. L’obiettivo è offrire loro un luogo sicuro e consentire alle famiglie, o in molti casi a madri sole, di poter lavorare e non lasciare i i figli soli in casa. La maggioranza dei bambini e ragazzi che vengono all’escuelita  infatti sono figli di famiglie migranti quindi non hanno una rete di supporto familiare in Cile.

Al centro hanno la possibilità di giocare in uno spazio protetto, ricevere una merenda e una cena, essere aiutati nei compiti a casa e supportati in eventuali carenze educative, festeggiare i compleanni e le feste; ridere, piangere, condividere: sembrano cose scontate per un bambino, ma per alcuni di loro non è così…

All’escuelita i volontari fanno cose semplici: preparano la merenda, supportano le “tie” (educatrici) nell’aiuto allo studio e nella realizzazione di taller – laboratori: cucina, orto, attività manuali etc…- puliscono… attività che possono sembrare banali, ma che hanno un grande valore per questi bambini e per le loro famiglie e quindi anche per noi!

Voglio concludere con alcuni versi di una poesia di Madre Teresa di Calcutta che fa riflettere sui diritti dell’infanzia e su come in Cile per molti bambini non siano rispettati:

Chiedo un luogo sicuro dove posso giocare;
chiedo un sorriso di chi sa amare;
(…)

Io chiedo il diritto di essere bambino,
di essere speranza di un mondo migliore;
chiedo di poter crescere come persona.
Sarà che posso contare su di te?

Chiedo una scuola dove posso imparare;
chiedo il diritto di avere la mia famiglia;
chiedo di poter vivere felice,
chiedo la gioia che nasce dalla pace.

Chiedo il diritto di avere un pane,
chiedo una mano
che m’indichi il cammino.

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