Caschi Bianchi Zambia
Cicetekelo
Un disegno per racchiudere un anno come Casco Bianco in Zambia.
Per raccontare le tante sfaccettature e i colori che per i bambini di strada del progetto Cicetekelo compongono la parola “speranza”: una speranza fatta di linee concrete e tangibili.
Di Giacomo Filippini, Casco Bianco in Servizio Civile con Apg23 a Ndola
Cicetekelo: in bemba vuol dire speranza. È una parola che ho avuto costantemente davanti agli occhi durante tutto il mio periodo in Zambia, e l’ho letta così tante volte da farla diventare un suono scontato e quasi piatto nella mia testa. Ma cosa significa esattamente? Perché posso identificarlo come filo conduttore di tutti i miei mesi di servizio?
La speranza mi ha sempre dato un’idea di attesa che piova qualcosa dal cielo che tipo possa salvare, mi ha sempre dato idea di staticità e fede verso qualcosa che al di fuori di se stessi. Non mi é mai piaciuta troppo come parola. Durante i giorni in terra zambiana invece ho riconosciuto nella parola un valore aggiuntivo, ovvero un senso di collettività, di sforzo comune. Grazie al progetto in cui ho prestato il mio servizio ho sentito un forte senso di unione per creare delle fondamenta a quella speranza per un cambiamento che può aiutare un bambino ad andarsene dalla strada e incominciare una nuova vita.
Il bello delle persone che ho conosciuto in Zambia é la dimensione del sogno e della speranza in cui molti fanno fluttuare la mente. Sognano di stare bene, di essere migliori per migliorare le condizioni di chi hanno di fianco. Ne vedi tanti di sognatori, spesso che rimangono con la testa tra le nuvole, nel progetto ho visto sognatori ma coi piedi per terra con davanti un sentiero e la voglia di percorrerlo.
Insomma, ho capito che la speranza non può essere solo attesa che il sogno diventi realtà ma che non sia neanche solo un lavoro vacuo e sterile per il proprio spirito. Forse non avevo ancora mai visto una vera e propria forma di speranza, mi piace ricordarla con gli occhi illuminati di gioia e fantasia di tutti i bambini con in mano matite colorate e pastelli che ho incontrato, perché nei loro tratti ho visto sogni e speranze incastrate in linee concrete e tangibili.
Grazie a tutti, natotela sana!
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