Rete Caschi Bianchi – Sondaggio

Oggi, riteniamo importante ripensare insieme il Progetto Madre Caschi Bianchi, per ri-attualizzarlo e renderlo sempre più coerente con la realtà in cui ci ritroviamo ad operare e con l’azione di costruzione della pace in cui crediamo fortemente.

Cosa significa ri-attualizzare? In questi anni, e negli ultimi in modo sempre più accelerato, sono stati molti i cambiamenti, le esperienze e le evoluzioni in materia di Servizio Civile all’estero ed interventi nonviolenti nei conflitti, dalla sperimentazione in Albania sulla Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta, all’approvazione e svolgimento della sperimentazione dei Corpi Civili di Pace, dal Servizio Civile Nazionale a quello Universale, solo per citarne alcune.

Questo sondaggio vuole essere una tappa di un percorso che ci aiuti a mettere in discussione l’intervento Caschi Bianchi, per riconfermarne i punti saldi, potarne quelli obsoleti ed aggiungerne, se necessario, di nuovi, rispondenti a nuove e contemporanee sfide.

Il tuo contributo  è importante per avviare il percorso di ripensamento, ti chiediamo quindi la cortesia di compilare il seguente questionario  ENTRO VENERDì 20 MAGGIO

SONDAGGIO

Indica se ATTUALMENTE sei un operatore o un/a volontario/a(Obbligatorio)
*Nel caso in cui tu sia attualmente un operatore/formatore, ed anche un ex Casco Bianco, per chiarezza segnare la prima opzione
Da 1 a 5 quanto ritieni abbiano senso oggi i seguenti elementi tratti dal “Progetto Madre” Caschi Bianchi?(Obbligatorio)
Il Progetto Caschi Bianchi è un progetto formativo rivolto a giovani che stanno vivendo un momento di passaggio verso l’età adulta, attraverso l’assunzione di responsabilità personali e sociali
Il Progetto Caschi Bianchi propone un coinvolgimento personale ai fini di una ricaduta positiva sulle future scelte dei giovani. Non si tratta di inviare “professionisti della cooperazione”, ma di accompagnare giovani all’interno di esperienze che uniscano l’operatività a momenti di verifica e tutoraggio individuali e di gruppo, valorizzando le risorse dei contesti specifici di inserimento(Obbligatorio)
Il Progetto Caschi Bianchi propone un coinvolgimento personale ai fini di una ricaduta positiva sulle future scelte dei giovani. Non si tratta di inviare “professionisti della cooperazione”, ma di accompagnare giovani all’interno di esperienze che uniscano l’operatività a momenti di verifica e tutoraggio individuali e di gruppo, valorizzando le risorse dei contesti specifici di inserimento
Una delle finalità del Progetto Caschi Bianchi è contribuire alla costruzione di una cultura della pace, in Italia e all’estero, che metta al centro l’assunzione di stili di vita improntati all’impegno per la giustizia sociale, l’obiezione di coscienza alle armi e alla violenza, la solidarietà, assumendo quale riferimento culturale ed esperienziale la prassi e la metodologia dell’azione nonviolenta.(Obbligatorio)
Una delle finalità del Progetto Caschi Bianchi è contribuire alla costruzione di una cultura della pace, in Italia e all’estero, che metta al centro l’assunzione di stili di vita improntati all’impegno per la giustizia sociale, l’obiezione di coscienza alle armi e alla violenza, la solidarietà, assumendo quale riferimento culturale ed esperienziale la prassi e la metodologia dell’azione nonviolenta.
Un importante riferimento storico al quale l’intervento e lo stile di presenza dei Caschi Bianchi si ispira è la difesa popolare nonviolenta attuata dai padri della nonviolenza italiani e stranieri.(Obbligatorio)
Un importante riferimento storico al quale l’intervento e lo stile di presenza dei Caschi Bianchi si ispira è la difesa popolare nonviolenta attuata dai padri della nonviolenza italiani e stranieri.
Inserisci, se vuoi, un commento alle risposte numerate precedenti
Quanto, da 1 a 5, pensi che queste finalità elencate nel “Progetto Madre” Caschi Bianchi, siano ancora valide e proponibili?(Obbligatorio)
1.(..) intraprendere un percorso personale e comunitario di educazione ai valori della pace, della giustizia, dell’obiezione di coscienza, articolato in esperienza, servizio e formazione, informazione dal basso e testimonianza.
2.Sperimentare iniziative di prevenzione, mediazione, trasformazione dei conflitti e riconciliazione, attraverso la costituzione di comunità di giovani in servizio civile all’estero, che vivano a stretto contatto con la popolazione civile con uno stile di vita sobrio e nel massimo rispetto della cultura locale (…)(Obbligatorio)
2.Sperimentare iniziative di prevenzione, mediazione, trasformazione dei conflitti e riconciliazione, attraverso la costituzione di comunità di giovani in servizio civile all’estero, che vivano a stretto contatto con la popolazione civile con uno stile di vita sobrio e nel massimo rispetto della cultura locale (…)
3.Favorire l’incontro in contesti internazionali di giovani in servizio civile e giovani locali, per promuovere la cultura della pace e della solidarietà in una prospettiva di difesa dei diritti umani e di superamento delle cause strutturali della violenza e del mal sviluppo valorizzando le esperienze dei testimoni di pace;(Obbligatorio)
3.Favorire l’incontro in contesti internazionali di giovani in servizio civile e giovani locali, per promuovere la cultura della pace e della solidarietà in una prospettiva di difesa dei diritti umani e di superamento delle cause strutturali della violenza e del mal sviluppo valorizzando le esperienze dei testimoni di pace;
4.Inserire il servizio civile all’estero in percorsi e progetti di solidarietà, cooperazione e sviluppo, già avviati, favorendo lo scambio e l’interazione fra e con le comunità e le istituzioni locali, promuovendo sinergie e integrazioni nel rispetto delle reciproche identità;(Obbligatorio)
4.Inserire il servizio civile all’estero in percorsi e progetti di solidarietà, cooperazione e sviluppo, già avviati, favorendo lo scambio e l’interazione fra e con le comunità e le istituzioni locali, promuovendo sinergie e integrazioni nel rispetto delle reciproche identità;
5.Favorire attraverso la crescita umana e professionale dei giovani all’estero, occasioni di scambio e crescita reciproca tra comunità che inviano e comunità che accolgono, contribuendo alla sensibilizzazione della società civile italiana ed estera alle problematiche internazionali della pace e della mondialità.(Obbligatorio)
5.Favorire attraverso la crescita umana e professionale dei giovani all’estero, occasioni di scambio e crescita reciproca tra comunità che inviano e comunità che accolgono, contribuendo alla sensibilizzazione della società civile italiana ed estera alle problematiche internazionali della pace e della mondialità.
Lo stile di presenza del Casco bianco, secondo il “Progetto Madre” ha le seguenti caratteristiche. Quanto ritieni, da 1 a 5, siano ancora valide e proponibili?(Obbligatorio)
1. Stile di presenza improntato sull’ascolto, l’osservazione ed il discernimento
2. Stile di presenza improntato sulla sobrietà e sul rispetto della cultura locale(Obbligatorio)
2. Stile di presenza improntato sulla sobrietà e sul rispetto della cultura locale
3. La riconciliazione come metodo e approccio educativo basata sulla relazione.(Obbligatorio)
3. La riconciliazione come metodo e approccio educativo basata sulla relazione.
4. Lavorare in rete, valorizzando gli apporti dei diversi soggetti presenti nel territorio(Obbligatorio)
4. Lavorare in rete, valorizzando gli apporti dei diversi soggetti presenti nel territorio
5. La nonviolenza come metodo d’intervento e come stile di vita(Obbligatorio)
5. La nonviolenza come metodo d’intervento e come stile di vita
6. La formazione e l’attenzione alla dimensione all’interculturalità del proprio modello di intervento(Obbligatorio)
6. La formazione e l’attenzione alla dimensione all’interculturalità del proprio modello di intervento
7. La condivisione la prossimità con gli “ultimi” e la presenza discreta in mezzo alla popolazione civile(Obbligatorio)
7. La condivisione la prossimità con gli “ultimi” e la presenza discreta in mezzo alla popolazione civile
8. La dimensione politica dell’esperienza(Obbligatorio)
8. La dimensione politica dell’esperienza
9. Il ruolo di antenna: raccontare, comunicare, testimoniare, sensibilizzare per poter essere ponte tra comunità inviante e comunità accogliente(Obbligatorio)
9. Il ruolo di antenna: raccontare, comunicare, testimoniare, sensibilizzare per poter essere ponte tra comunità inviante e comunità accogliente

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ISCRIZIONE NEWSLETTER

  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
    GG trattino MM trattino AAAA
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • Desidero ricevere vostre comunicazioni e richieste personalizzate via email. Informativa Privacy

  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form
  • This field is hidden when viewing the form