In un sabato pomeriggio di metà maggio la notizia della tua liberazione ci ha emozionato ed è riuscita a regalarci un sorriso in un momento così buio.
Siamo un gruppo di volontari e volontarie dei Corpi Civili di Pace e, come te, abbiamo scelto di partire e metterci in gioco, mossi dalla speranza che le nostre azioni ed i nostri gesti possano assumere dei significati importanti ed essere veicolo di miglioramenti.
Abbiamo lasciato anche noi le nostre case per andare in posti lontani o lontanissimi, per conoscere e confrontarci con culture molte diverse, facendo del dialogo e della condivisione la base di questi incontri.
Come te, crediamo nell’importanza di costruire ponti, comunicare valori diversi, creare opportunità anche dove è più difficile. Siamo convinti che insieme le cose si possano cambiare.
Avremmo potuto trovarci tutti nella tua stessa situazione e per questo la tua storia ci tocca ancor più da vicino.
A chi come noi, insegue l’ideale di un mondo più giusto
A chi crede nella solidarietà internazionale
A chi parte e a chi torna
A chi sogna e non smetterà mai
A chi soffre per le ingiustizie
A chi odia l’indifferenza
A chi crede in quello che fa
A te Silvia.
Grazie a te, per tutto quello che hai fatto e continuerai a fare.
Grazie per aver resistito, non mollare. Non sei sola.
Un forte abbraccio resistente.
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