SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE : NON SOLO LAVORO
Dichiarazione della Cnesc
Con la pubblicazione del Decreto Legislativo n.40 in Gazzetta Ufficiale si conclude la fase legislativa della riforma del servizio civile. Un ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati, in diverse collocazioni, a questo risultato.
Si apre adesso la fase delle misure concrete di attuazione, che dovranno a dare seguito agli obiettivi, ambiziosi, della riforma.
L’attuazione di modi più ampi di quelli armati per la difesa della Patria e per la promozione della pace, un nuovo e più avanzato equilibrio fra doveri e diritti dei giovani a partecipare pienamente alla vita del Paese, con l’accesso universale, volontario, per tutti i cittadini residenti e i cittadini della UE.
Non aiutano però a valorizzare questo percorso i continui e monotematici riferimenti al rapporto servizio civile e lavoro da parte del Sottosegretario delegato.
Da anni la Cnesc chiede che vengano attuate le disposizioni del 2002, perché il servizio civile aumenta il capitale umano e sociale dei giovani e quindi dell’intero Paese, ma è un errore dare l’impressione che questo sia il cuore della riforma.
Ufficio stampa CNESC Roma, 5 aprile 2017
Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Arci Servizio Civile, Anspi, Avis Nazionale, Caritas Italiana, Cesc, Cnca, Comitato Italiano UNICEF, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria, Diaconia Valdese, Don Orione, Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il sociale, Federsolidarietà / CCI, Focsiv, INAC, Legacoop, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, UILDM, UNITALSI, UNPLI. Osservatori: Movimento Nonviolento, Telefono Azzurro
email: presidente@cnesc.it
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