Apertura dell’incontro pubblico affidata ai saluti istituzionali di Luciano Vecchi, Consigliere delle Regione Emilia Romagna, e Mario Galasso, Assessore della Provincia di Rimini e Presidente del Copresc della medesima provincia. Un saluto partecipato, dato l’impegno che da sempre la Regione Emilia Romagna investe nel Servizio Civile, anche proprio attraverso i Copresc.
Luciano Vecchi ha dunque sottolineato l’importanza di questa esperienza come strumento di cittadinanza che permette di sviluppare su basi più ampie il senso di appartenenza alle comunità, sempre più variegate e negli auspici più aperte.
[Guarda qui l’intervento integrale di Luciano Vecchi]
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Mario Galasso che ha sottolineato come, nel quadro di forte incremento delle situazioni di disagio, il Servizio Civile, e in particolare nell’esperienza dei Caschi Bianchi, possa essere agente di mediazione all’interno dei conflitti, contribuendo ad abbassare i livelli di violenza sociale.
[Guarda qui l’intervento integrale di Mario Galasso]
Il direttore dell’Ufficio Nazionale Federico Fauttilli, alla sua prima uscita pubblica, ha colto l’occasione per esprimere l’apprezzamento per il lavoro in cui gli Enti sono impegnati quotidianamente e non ha mancato di sottolineare la consapevolezza del valore del Servizio Civile come esperienza di formazione a tutto tondo per i giovani. Per questo ha rilanciato la necessità, espressa anche dal Ministro Riccardi di avviare una battaglia culturale che porti ad un riconoscimento pubblico del valore del Servizio Civile.
[Guarda qui l’intervento integrale del Cons. Federico Fauttilli o leggi qui il testo]
Il prof. Pierluigi Consorti, presidente emerito del Comitato Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta, oltre a una breve presentazione del Comitato DCNAN, ha espresso la necessità di definire l’identità del Servizio Civile, recuperando quella matrice nonviolenta che troppo spesso è rimasta sottotraccia. Ha inoltre evidenziato come l’opportunità offerta da questo piccolo progetto sperimentale è di mettere alla prova l’utilizzo del Servizio Civile come forma di Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta, quale modalità di gestione dei conflitti, con potenzialità di applicazione non solo all’Estero ma anche in Italia.
[Guarda qui l’intervento integrale di Pierluigi Consorti]
Plaudendo alla possibilità offerta dal progetto agli enti di lavorare insieme, Primo Di Blasio, responsabile del Servizio Civile per Focsiv, ha presentato le caratteristiche della rete Caschi Bianchi e dei progetti che promuove, ponendo in rilievo la significatività di questa esperienza per i giovani che ne sono protagonisti come costruttori di Pace.
[Guarda qui l’intervento integrale di Primo Di Blasio]
Col suo intervento Fabrizio Bettini, dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, è entrato nello specifico di Caschi Bianchi Oltre le vendette presentando i tre filoni principali di intervento del progetto, orientati alla riconciliazione, e introducendo brevemente che cos’è il kanun e la vendetta di sangue.
[Guarda qui l’intervento integrale di Fabrizio Bettini]
A seguire gli interventi dei volontari hanno permesso di approfondire alcuni aspetti particolari dell’esperienza e delle attività in cui sono impegnati.
Angelo Carlo Valsesia ha raccontato, con partecipazione ed emozione, il contributo paziente e quotidiano che le attività sviluppano nella direzione della riconciliazione.
[Guarda qui l’intervento integrale di Angelo Carlo Valsesia]
Elisa Nardelli ha presentato i percorsi di inserimento lavorativo, strumento che pur tra difficoltà, manifesta notevoli potenzialità come opportunità per offrire alternative a chi si trova nella spirale delle vendette di sangue.
[Guarda qui l’intervento integrale di Elisa Nardelli]
Ilaria Zomer ha messo in risalto alcune caratteristiche specifiche dei Caschi Bianchi che stanno operando sul territorio, per poi focalizzarsi sulle attività educative e di sensibilizzazione, ricordando come un cambiamento volto al superamento del fenomeno delle vendette di sangue ha di gran lunga maggiori opportunità di essere efficace quando parte dai giovani.
[Guarda qui l’intervento integrale Ilaria Zomer]
A conclusione della giornata i due interventi di Diego Cipriani, di Caritas Italiana, e Raffaele De Cicco, Dirigente dell’Ufficio per il coordinamento del Servizio Civile Nazionale, hanno provato a raccogliere alcuni degli elementi emersi durante l’incontro.
Il primo ha rimarcato la necessità di far riemergere la matrice nonviolenta del Servizio Civile e ha sottolineato il buon lavoro di sintesi tra soggetti molto diversi, istituzionali e non, svolto dal Comitato DCNAN e che renderebbero pertanto importante un suo rinnovo e rilancio.
[Guarda qui l’intervento integrale di Diego Cipriani]
Il dirigente dell’ufficio nazionale è partito dal racconto dei ragazzi per prefigurare alcune piste di evoluzione del Servizio Civile che il progetto sperimentale sembra suggerire, sottolineando l’investimento del l’Ufficio Nazionale su questo progetto, con l’auspicio di ricavarne elementi utili alla riforma del Servizio Civile.
[Guarda qui l’intervento integrale di Raffaele De Cicco]
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[La playlist di YouTube con la sequenza di tutti gli interventi dell’incontro pubblico]
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