Non Vi nascondo che ho accolto con molto piacere l’invito a partecipare a questo vostro incontro. Sicuramente per approfondire maggiormente con le vostre testimonianze dirette, l’esperienze che i volontari stanno vivendo nel Nord dell’ Albania, ma anche per conoscere voi tutti più da vicino. Ho avuto modo di incontrare don Oreste Benzi durante il periodo della mia collaborazione con il Ministro Fioroni alla Pubblica Istruzione e in quell’occasione parlò della vostra Associazione Comunità,del vostro impegno, ed io non vi nascondo che rimasi molto colpito apprendendo del lavoro che svolgete quotidianamente con molta dedizione e senso di sacrificio umilmente, ma con coraggio, per la costruzione della pace.
E Il progetto dei “Caschi Bianchi oltre le Vendette” credo che rappresenti la continuità di un cammino intrapreso da anni in Italia, ma anche negli altri Paesi Balcani dell’ex in Iugoslavia in difesa dei diritti umani a testimonianza, come scrive Papisca, “dell’Inscindibilità del binomio vita/pace, servendo e proteggendo vite umane in carne ed ossa, dove e quando queste più soffrono.”
Il vostro impegno viene da lontano, come obiettori di coscienza in missione di pace, e la partecipazione successiva alla Rete dei Caschi Bianchi : della Caritas , della FOCSIV e del GAVCI, ha ampliato significativamente la prospettiva e la platea degli operatori di pace difensori concreti dei diritti umani con mezzi nonviolenti.
L’istituzione Servizio Civile ha dato più forza a tutto questo Servizio Civile, lo ha reso più solido, incisivo, ne ha fatto una realtà di cui oggi il Paese non ne può più fare a meno, in quanto risorsa sociale del nostro Paese.
Perciò viviamo, in primo luogo noi dell’Ufficio Nazionale, con grande preoccupazione la situazione di deficit finanziario che si è venuta a creare. Il Servizio Civile italiano, ciò che rappresenta, ciò che è riuscito ad essere, in termini di realtà sociale, ma soprattutto di difesa e testimonianza dei valori fondamentali della nostra Costituzione, tra i giovani,(sempre più numerosi a proporsi), e i ceti sociali che maggiormente hanno bisogno di aiuto; questo Servizio Civile non può essere trattato così come purtroppo oggi sta accadendo.
Il ministro Riccardi, ha presente fortemente l’esigenza ineludibile di dover procedere urgentemente al rifinanziamento del Servizio Civile. Il calo e lo scaglionamento delle partenze di quest’anno, noi riteniamo che debbano essere per l’anno prossimo recuperati e superati, ma per far questo il Fondo deve essere reintegrato. Il Governo ha il dovere di assumersi questa responsabilità, come tutti noi abbiamo il dovere di garantire la continuità amministrativa e organizzativa del sistema, se non il suo rafforzamento. Questo significa per gli Enti di non immaginare dannosi disinvestimenti o riduzione delle proprie iniziative, anzi dice bene Il Ministro Riccardi, è l’ora di promuovere un’ampia e diffusa “battaglia culturale” a tutti i livelli, ad incominciare dal livello istituzionale, ma soprattutto nell’opinione pubblica, tra i giovani, nelle scuole, nelle università,( per facilitare in questo senso stiamo preparando un protocollo d’intesa con il MIUR) ma anche nel mondo produttivo e del lavoro. Una battaglia Culturale di sensibilizzazione di cui gli Enti, insieme ai giovani volontari, (come già hanno cominciato a fare), proprio per il loro radicamento nel territorio, dovrebbero realizzare con convinzione e determinazione.
Quindi non disinvestimento, ma fiducia, fiducia ad oltranza, proprio perché siamo consapevoli del ruolo insopprimibile che il Servizio Civile ha svolto e deve continuare a svolgere.
L’Ufficio Nazionale, comunque si farà garante della continuità anche nella peggiore delle ipotesi, in cui il rifinanziamento non si realizzerà.
Il programma organizzativo, che credo il Dott. De Cicco nel suo intervento vi illustrerà, seguirà un calendario che prevede per il 2013 le partenze di 15.000 volontari.
Il periodo per la presentazione dei progetti che avevamo indicato per settembre ottobre, probabilmente sarà anticipato di uno o due mesi, proprio per dare un segnale forte di non interruzione, il tutto basandoci sull’impegno finanziario che sarà indicato nel Documento di programmazione economica e finanziaria, che verrà presentato a giugno.
Certo noi riteniamo questa soluzione, una soluzione subordinata a quella principale del rifinanziamento , però ad oggi non possiamo escluderla.
I prossimi giorni saranno decisivi, siamo chiamati tutti, ognuno per il ruolo e la responsabilità che ha, di fare come sempre il proprio dovere.
Con questo appello e impegno io vi ringrazio ancora una volta dell’occasione che mi avete offerto di stare oggi qui tra voi, ma desidero soprattutto ringraziarvi del lavoro che svolgete per dare a tutti, innanzitutto a chi ha più bisogno, uguaglianza e opportunità di diritti.
Grazie e buon lavoro.
Ascolta anche gli interventi di Pierluigi Consorti (presidente emerito del Comitato per la Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta), Primo Di Blasio (FOCSIV), Diego Cipriani (Caritas Italiana) e Raffaele De Cicco (Dirigente dell’Ufficio per il coordinamento del Servizio Civile Nazionale).
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!