Caschi Bianchi Cile
Patagonia senza dighe!
Il caso di Aysen, regione cilena della Patagonia tra le più ricche di biodiversità e preziose per gli equilibri del pianeta. L’impresa Endesa, a forte controllo Enel, ha un ambizioso progetto di costruzione di dighe proprio in quel territorio. Voci a confronto.
Scritto da a cura del gruppo caschi bianchi a Santiago del Cile
Oggi lo sviluppo del Cile avanza ad un ritmo frenetico. I grandi progetti industriali ricevono appoggi politici per generare una crescita economica a breve termine senza badare ai costi sociali, culturali ed economici immediati (e tanto meno a quelli a lungo termine). Coloro che difendono il modello di crescita ad-infinitum utilizzano la “crisi energetica” come luogo comune per giustificare lo sviluppo delle mega centrali idroelettriche nella Patagonia Cilena. Si dice che lo Stato ha bisogno di una quantità di megawatts sempre maggiore nel modo meno caro possibile.
Il grande progetto di Aysen non riconosce il valore della Patagonia che rappresenta una delle zone più importanti del nostro pianeta, e grazie alle sue caratteristiche uniche in relazione al suo ecosistema, la rende oggetto di grande interesse di conservazione scientifico e turistico. I ghiacciai, le montagne, i fiumi, i laghi, i fiordi, le isole, i boschi, le steppe e le zone umide che la costituiscono la rendono una delle riserve di acqua dolce più importante del pianeta e un patrimono naturale e culturale non solo del Cile, ma dell’intera umanità. È un luogo inoltre di preziosa biodiversità, dato che include molti ecosistemi e numerose speci animali e vegetali.
Tutta questa ricchezza è messa in pericolo dalla costruzione di dighe che alterano in modo permanente gli equilibri delle zone. Questi progetti stanno permettendo al monopolio elettrico, che si muove in base a interessi commerciali privati, di appropiarsi gratuitamente del prezioso capitale naturale, e di distruggere di fatto il sogno di Aysén di essere una regione capace di conservare le sue qualità ambientali. Questi mega progettitrasgrediscono chiaramente le politiche regionali, che per anni sono stati creati in un dialogo dinamico tra autorità pubblica, cittadini e attori privati, che ha mantenuto come meta quella di potenziare Aysén come “riserva di vita”.
Una delle grandi imprese che è coinvolta nella costruzione di dighe è l’ENDESA.
Endesa dal 2009 è controllata dall’ENEL (la più importante compagnia elettrica italiana).
Note:
Per ulteriori informazioni: http://www.patagoniasinrepresa.cl
Per firmare la lettera al Direttore di Enel:
http://www.patagoniasinrepresas.cl/final/contenido.php? seccion=comocontribuir
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