Le forti piogge cadute nello stato del Piaui, hanno provocato una situazione di emergenza, percio´ e´ necessario che il governo decreti lo stato di calamita´ naturale in tutto Il Piaui.
Secondo i dati della Protezione Civile sono 20 i municipi che hanno decretato lo stato di calamita´ naturale e sono piu´ di 7 mila le famiglie sfollate, cio´ corrisponde a 30 mila persone.
Lo stato del pIaui, Brasile dopo le alluvioni dell’aprile 2009
A causa di cio´ Il presidente Lula ha visitato oggi, giorno 5 di maggio,Teresina (capitale del Piaui), dove 3000 famiglie sono gia´state sfollate, cio´ corrisponde a piu´ di 18 mila persone.
Teresina, Parnaiba, Ilha Grande, Luzilandia, Joca Marques, Campo Maior, Esperantina, Barras, Batalha, Santa Cruz Dos Milagres e Cocal sono le citta´ che versano in condizioni peggiori, quasi drammatiche.
La città piu colpita dalla piena dello scorso anno e dove si era avviato um lavoro di riabilitazione delle famiglie, oggi conta piu´ di 4 mila persone sfollate. Abbiamo realizzato visite e riunioni a Esperantina con la Protezione Civile ,dove sono state discusse le necessita´ piu´ urgenti che consistono in materiali per bambini come pannolini, lenzuola, amache , alimenti e materiale per l´igiene.
Nella capitale sono stati colpiti circa 65 quartieri della zona urbana e rurale, e sono stati allestiti circa 29 locali dove le famiglie sono allogiate. E´ difficile persino l´accesso alla citta´ poiche´ dei 6 ponti che collegano Il centro, zona nord e sud, con le zone est e sud est della citta´, 2 sono inaccessibili cosi come varie vie di accesso, comprese le strade a scorrimento veloce che collegano gli altri punti della citta´, stiamo vivendo un vero dramma.
Anche in Barra, a 119 km dalla capitale, la situazione e´ difficile: 370 famiglie sono state sfollate, e sono state accolte in scuole e chiese.
La Protezione Civile sta distribuendo alimentazione basica, materassi e filtri per l´acqua, ma tutto cio´non e´ ancora sufficiente di fronte al numero di sfollati esistente.
Alla luce delle visite fatte riteniamo necessario ed urgente l´invio di ALIMENTI, VESTITI, MATERASSI E COPERTE, e soprattutto MEDICINE.
COSA STIAMO FACENDO?
La Caritas,con la sua equipe diocesiana, parrocchiale e con i volontari della pastorale, sta aiutando le famiglie a lasciare le proprie case e sta aiutando nell´organizzazione della distribuzione di alimenti sebbene con molta difficolta´, perche non ci sono sufficienti FINANZIAMENTI e VOLONTARI per appoggiare Il grande numero di persone sfollate.
Abbiamo deciso di non agire parrallelamente, ma di collaborare con le istituzioni pubbliche.
A Esperantina, abbiamo fatto una riunione con la Commissione della Protezione Civile dove e´ stata discussa la possibilita´ di un appoggio di emergenza per ricevere materiale di igiene e salute, poiche´ nei campi di accoglienza esistono situazioni precarie di igiene e pulizia.
A Teresina abbiamo fatto una riunione Il 4 maggio e abbiamo visitato le zone maggiormente colpite, e in collaborazione con l´arcidiocesi , le parrocchie, e le istituzioni pubbliche stiamo realizzando una campagna di raccolta di qualsiasi tipo di materiale, poiche´ le famiglie hanno bisogno di tutto, incluso una casa.
Parallelamente si sta organizzando una mobilitazione di volontari per aiutare gli sfollati.
COSA PENSIAMO DI FARE?
Mobilizzare le parrocchie e i movimenti sociali di Teresina per intraprendere azioni collettive. In collaborazione con la protezione Civile e gli organi del potere pubblico, abbiamo intenzione di avviare un´analisi delle famiglie maggiormente pregiudicate, che hanno perso tutto, per intraprendere un progetto di riabilitazione e non lasciare che la loro situazione venga dimenticata.
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