Scritto da Giuseppe Falcomer
THE CITIZEN, 14 maggio 2009
Dai 130.000 ai 500.000 ettari di foreste sono annualmente distrutti per attività umane come il taglio (per legname, legalmente o illegalmente), gli incendi dolosi o meno, o l’ampliarsi delle aree coltivate.
L’editoriale dello stesso numero si intitola “Tenere a freno la distruzione delle foreste” e sottolinea la gravità di una situazione che necessita immediati interventi per proteggere le risorse naturali dello stato ora e per le future generazioni. Ribadisce che le cause sono varie attività umane come il taglio degli alberi e la coltivazione. Non fa nessuna menzione della proposta dell’Arabia Saudita di comprare 500.000 ettari di terreno per coltivare riso e frumento (riportata sullo stesso giornale il 17 aprile), offerta che politici e presidenti di varie associazioni hanno definito “un buon business” e “un’ eccellente occasione per creare nuovi posti di lavoro”.
THE GUARDIAN, 10 marzo 2009
Il presidente Kikwete afferma che l’agricoltura è l’unico settore che può portare la Tanzania a tagliare la dipendenza dello stato dall’assistenza estera e renderlo definitivamente autosufficiente.
THE CITIZEN, 12 maggio 2009
Il primo Ministro ha chiesto ai contadini di abbandonare le loro superstizioni per abbracciare le moderne tecnologie e conoscenze per ottenere migliori risultati nell’agricoltura.
La stregoneria non serve: bisogna imparare nuove nozioni e tenersi in buona salute per poter meglio svolgere il proprio lavoro e tutte le attività in generale.
“Dovete smettere di credere che qualcuno possa rubarvi il raccolto e spedirlo miracolosamente nel suo campo o che ogni persona che muore sia stata stregata.” “L’unico mezzo per far largo a ciò che vogliamo è studiare e abbandonare le credenze ormai inutili.”
SOCIETÀ
THE CITIZEN, 14 maggio 2009
Continuano gli scontri tra due tribù nel nord del paese, a causa dei quali quest’anno sono morte 37 persone e 500 famiglie sono rimaste senza casa.
THE CITIZEN, 30 marzo 2009
Centinaia di cittadini nella regione di Serengeti hanno manifestato per condannare la circoncisione genitale femminile e segnalare lo scandalo provocato dalle autorità, le quali non fanno nulla per fermare questa pratica condannata sia dalle leggi internazionali che da quelle tanzaniane.
Durante l’incontro, finanziato dalle autorità locali spagnole ma facente parte di un progetto Amref, sono stati segnalati anche altri problemi come le gravidanze di giovani ragazze e le violenze sessuali e la negatività di alcune antiche usanze.
CARESTIA
THE CITIZEN, 30 marzo 2009
20.000 persone soffrono la fame nella Yaenda Chini Valley a causa della siccità che ha fatto morire o migrare gli animali e seccare le coltivazioni e che ora sono costretti a nutrirsi prevalentemente di frutti spontanei e miele.
PIRATERIA
THIS DAY, 17 aprile 2009
Il ministro della Difesa e Servizio Nazionale ha accettato di collaborare con partner internazionali per combattere la pirateria nell’oceano indiano. “Nonostante sia ora un lontano problema, incomincia a interessare tutte le coste dell’Africa orientale, ponendo le basi per minacciare i nostri paesi.”
ALBINO
Nonostante notizie glamour come quella della prima ragazza albina partecipante al concorso Miss Vodacom Tanzania (THE CITIZEN, 27 maggio 2009), le continue richieste di “porre fine all’assassinio degli albini” da parte di esponenti religiosi, partiti e ONG nazionali e internazionali (per esempio THE GUARDIAN, 24 marzo 2009) e le manifestazioni degli stessi albini (come THE GUARDIAN, 10 marzo 2009), la Tanzania Albino Society (TAS) aveva fatto una petizione assieme al Legal and Human Rights Center (LHRC) contro il governo accusato di aver fallito nel proteggere e salvaguardare gli albini.
Ma il 23 maggio la TAS ha ritirato la sua partecipazione alla causa dopo aver riconosciuto che la LHRC li aveva male informati e scoprendo che il governo sta facendo “tutto quello che può giorno e notte”, ringraziandolo e assicurando che gli albini sono impressionati dalle attività svolte e che la TAS collabora con lui totalmente.
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