Caschi Bianchi

I Caschi Bianchi

I Caschi bianchi sono giovani volontari e volontarie in servizio civile all’estero impegnati in missioni di promozione della pace, dei diritti umani, dello sviluppo e della cooperazione fra i popoli, all’interno di un progetto elaborato congiuntamente da: Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Caritas italiana, Volontari nel mondo – Focsiv, e Gavci, che vede i giovani alternarsi all’estero da più di dieci anni.

Il progetto Caschi Bianchi si fonda sull’eredità lasciata dagli obiettori di coscienza, nel percorso di costituzione dei corpi civili di pace, basati sui principi della difesa popolare nonviolenta, in situazioni di conflitto armato o di violenza strutturale e negazione dei diritti umani. Essi operano per la costruzione di una pace positiva, che non significa semplicemente assenza di conflitto.

La possibilità di adesione a questi progetti, già prevista dall’art. 9 della legge 230/1998 “Nuove norme in materia di Obiezione di Coscienza”, che ha riconosciuto agli Obiettori di Coscienza l’opportunità di operare all’estero, è oggi regolata dall’art. 9 della legge n. 64 del 2001. Tali norme riconoscono come ambiti operativi le “strutture per interventi di pacificazione e cooperazione fra i popoli, istituite dalla stessa Unione Europea o da organismi internazionali operanti con le medesime finalità”.

Dal 2002, attraverso il il decreto legislativo del 5 aprile 2002 n.77, si è esteso il limite d’età da 26 a 28 anni e si è aperta la possibilità di servizio civile ai giovani che hanno già svolto il servizio militare o il servizio di leva sostitutivo come obiettori di coscienza.

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