Scuola di pace, non di guerra

GAVCI
GAVCI
Appello di Padre Angelo Cavagna ai partiti e alle forze politiche contro l’educazione alla guerra nelle scuole.

NO ALL’EDUCAZIONE ALLA GUERRA NELLE SCUOLE

APPELLO DEI PACIFISTI:“NO all’educazione alla GUERRA nelle SCUOLE
APPELLO a tutti i Partiti e Forze Politiche rappresentate in Parlamento

Quali Cittadini del Mondo. Quali Cittadini italiani
siamo a chiedervi di mettervi in ascolto rispetto alla crescita e al progredire della STORIA UMANA, che anche Voi state contribuendo a disegnarla in Parlamento per le Prossime Generazioni; e sommessamente, ma con fermezza, vi CHIEDIAMO: FERMATEVI !
FERMATEVI dall’approvare il DISEGNO DI LEGGE, delega al Ministero, per tutte le scuole di ogni Ordine e Grado: “Disposizioni per la promozione e la diffusione della cultura della difesa attraverso la pace e la solidarietà.
FERMATEVI dal voler insegnare alle Future Generazioni l’impossibile compatibilità della GUERRA nel perseguire la PACE, oltretutto in contraddizione ai dettami e allo spirito della Costituzione all’art. 11 che esplicitamente enuncia il “ripudio della guerra”.
I nostri Padri Costituenti seppero dopo Millenni, dopo l’immane tragedia della 2° Guerra Mondiale, dar corpo allo spirito pacifista dell’art. 11 e questo per 40 anni successivi fino all’85 con il Presidente PERTINI

“SVUOTIAMO GLI ARSENALI E RIEMPIAMO I GRANAI”

FERMATEVI nel cammino che si è inaugurato 25 anni fa, percorso, fino ad oggi, dove si è invece tentato di giustificare, deformando in modo assurdo l’interpretazione dell’art. 11, chiamando: “missioni di pace” ciò che era GUERRA; “Peacekeeping” ciò che era guerra; “Esportazione della democrazia” ciò che era guerra; “Bombardamenti Umanitari” (78 giorni – Serbia e Kossovo), ciò che era guerra – “Operazioni di Polizia/Antiterrorismo “ ciò che era guerra – “Bombardamenti Pro-Civili (ora 180 giorni ormai, in Libia) “ ciò che ora è guerra !!! Né questo stravolgimento di parole potrà essere suffragato dal giustificarlo con il Disegno di Legge n. 2809 agli occhi dei giovani, anzi diventa effettiva manipolazione delle Coscienze delle Future Generazioni…
PARTITI, “BUTTIAMO la GUERRA FUORI dalla STORIA”, questa l’affermazione, il proclama di vita di uno speciale Medico del nostro tempo – GINO STRADA – ad accompagnare e guidare il cammino dei Giovani, sulla scia di GANDHI, CAPITINI, MARTIN LUTHER KING – (io ho un sogno…), don MAZZOLARI -(non uccidere) – Don Milani -(nessuna guerra è giusta) – Bertrand Russel ecc..
– Partiti, Si a dare solo quegli strumenti fondamentali dei nostri Padri della Costituzione e di quei Pensatori precursori della NONVIOLENZA, alle Future Generazioni affinché siano Esse stesse artefici del Loro Futuro rispettoso sempre e comunque dell’ESSERE UMANO. (segue una lista di sottoscrittori).

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VIA ISTITUZIONALE ALLA PACE
METTERE IN PRATICA, NELLA SUA INTEREZZA, L’ART. 11 DELLA COSTITUZIONE

E’ ormai una vita che insisto sulla necessità di mettere in pratica l’articolo 11 della Costituzione, che dice: “L’Italia ripudia la guerra come mezzo di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali. L’Italia consente a cedere parte della propria sovranità per Istituzioni Internazionali che garantiscano giustizia e pace per tutti i popoli.”
Ho appena partecipato alla Festa dei 50 anni della nascita del MOVIMENTO NONVIOLENTO, svoltasi a Verona nei giorni 20-22 gennaio di quest’anno 2012.
E’ stata una occasione magnifica d’incontro dei numerosi gruppi nonviolenti, un po’ di tutta Italia, che tra l’altro hanno manifestato l’intenzione di mettersi in rete, in uno stile di sintonia meraviglioso.
MAO VALPIANA, presidente del Movimento Nonviolento, in conclusione ha già annunciato un programma generale, per l’anno in corso, al quale potranno partecipare tutti i gruppi pacifisti nonviolenti.
Avrei desiderato intervenire proprio sull’articolo 11 della Costituzione, che qualcuno ha citato, ma senza sviluppare un discorso adeguato sulla VIA ISTITUZIONALE ALLA PACE, che tanto m’incoraggiò a sviluppare GIUSEPPE DOSSETTI, prima parlamentare e poi prete.
Mi è piaciuto molto anche il richiamo al famoso detto del Presidente PERTINI: “SVUOTIAMO GLI ARSENALI e RIEMPIAMO i GRANAI”. In quella circostanza, il GAVCI (gruppo autonomo di volontariato civile in Italia) fece un grande manifesto, esposto in varie parti, con la frase di PERTINI, ma aggiungendo una domanda: “Signor Presidente: quando incominciamo?”.
L’Italia, prima dell’unità nazionale, era piena di eserciti e quindi di guerre interne tra regioni, città e anche paesi. Fatta l’unità, sono scomparsi tutti questi eserciti. Oggi non passa neanche per l’anticamera del cervello l’idea di fare una guerra tra Bologna e Modena ecc.
Così, se si costruisce una vera unità politica europea, diventerà naturale che rimanga un solo esercito continentale e che all’interno vi sia un solo corpo di polizia pure continentale, pure strutturato secondo il principio di sussidiarietà in vari gradi.
LO STESSO DEVE AVVENIRE A LIVELLO INTERNAZIONALE.
CIO’ ESIGE UN VERO GOVERNO E PARLAMENTO MONDIALI.
E basterà un vero corpo di polizia internazionale, pure articolato in vari gradi secondo il principio di sussidiarietà. Così potranno sparire tutti gli eserciti e tutte le guerre, con un risparmio incredibile di soldi, che serviranno per far vivere tutta la gente del mondo e non per farla morire.
Questa è la VIA ISTITUZIONALE ALLA PACE.

Certo anche la polizia usa delle armi. Ma al riguardo, il generale Bruno Loi, che se ne intendeva di ‘missioni di polizia internazionale’ attuate dagli eserciti, mi disse: “Non si possono mandare gli eserciti a fare azioni di Polizia Internazionale”; l’esercito, per struttura e formazione, va allo sbaraglio: o io sbaraglio te o tu sbaragli me; e il soldato dev’essere addestrato ad uccidere.
La polizia invece non ha lo scopo di uccidere; anzi dovrebbe essere dotata di armi intrinsecamente non letali; il che è possibile se esiste un vero GOVERNO POLITICO MONDIALE.
Inoltre, l’anziano ma sempre lucido senatore Giovanni Bersani bolognese mi disse: “Un vero governo mondiale si può costruire, non con rappresentanti di tutti i paesi del mondo, ma di tutti i continenti del mondo. Allora è possibile costruire una vera VIA ISTITUZIONALE ALLA PACE, eliminando tutte le guerre e risparmiando una quantità immensa di soldi, da usare per far vivere la gente e non per farla morire.
SE SI VUOLE SI PUO’ FARE; E NON E’ VELLEITA’.

Bolognano, 27/01/2012
p. Angelo Cavagna
Presidente del GAVCI

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